CAMPIONATO: Recuperi
Le gare di giovedì
GT DI CORTO MUSO
UNIONE PENALISTI - A&O SHEARMAN 6-3
È la giornata di Briola. Primo tiro e subito gol nell'angolo nascosto sul palo opposto di Martignago. Lo stesso raddoppia, arrivando al poker personale: è Briola show! Nel mezzo c'è il momentaneo pareggio di Cangioli, che si prende sulle spalle l'attacco di A&O. Mazzola e Ferri tentano di pungere la difesa di Iudica, così come Margelli e Sguanci provano ad arroccarsi di fronte al loro portiere e, se non fosse per i guizzi di Briola, avrebbero una percentuale altissima di successo. Sul finale di partita Vulpis e Rossi abbandonano il reparto difensivo per cercare e trovare gloria personale. Cherubini detta i ritmi e Nicolò si regala il gettone presenza, raggiungendo il suo compagno di battaglie Pirro. A risultato acquisito arrivano i tentativi velleitari di Bottari, la doppietta di Cangioli e il soffio di sofferenza dalla panchina di Scarfone.
Mvp Briola 8 Si capisce da subito che vuole iniziare questo suo 2025 così come non aveva finito il 2024. Va a segno con il primo tiro: una percentuale di precisione verso la porta ad alti livelli, guizzi in tutte le zone del campo e fluidità di movimento. Arrivano facili facili quattro reti, di cui una su rigore. Indimenticabile la punizione teatrale con Cherubini: "tiro io, tiro io, perché non mi fai mai tirare...", finto egoismo, passaggio e palla persa. Si chiude il sipario.
GT SANTA MARIA - DLA PIPER 1-0
Mai ci saremmo aspettati una così equilibrata e intensa partita fino all'ultimo minuto fra queste due squadre. Era lecito attendersi più gol perché i rispettivi attacchi sono più che validi e vantano fra le proprie fila bocche di fuoco non indifferenti. E invece il lavoro di Inzaghi e Gandini fra i pali è stato a dir poco fenomenale. Il primo ha compiuto almeno cinque interventi miracolosi, provocando frustrazione ma allo stesso tempo ammirazione da parte di Izzi. Gandini, meno impegnato del collega ma più partecipe della manovra dei suoi, ha reso impenetrabile fino all'ultimo la sua porta. Zoia, Righetti, Saba e Tonetti ci provano in tutti i modi, arrivando davanti alla porta con il fraseggio, ma nulla: il portiere ha risposto sempre presente, concedendo a Zoia, autore di una perla, l'unico varco a due minuti dalla fine. Dall'altra parte i legni presi da Crestani, l'assenza dal gol di Attanasio e la mancanza di precisione davanti alla porta di Mancini e Lupelli pesano come dei macigni sul risultato finale. Giuffre' e Paron ci provano, ma il reparto difensivo di Pallavicini e Sbarbada non molla un centimetro.
Mvp Sbarbada 9 Gran parte del merito del risultato è suo. Se da una parte c'è un Inzaghi che sembra invalicabile per poi cedere negli ultimi due minuti, dall'altra c'è uno Sbarbada che giganteggia in difesa. Non sbaglia un pallone, mai una posizione in cui si fa trovare impreparato; gioca d'anticipo e semplice, rinuncia all'offensiva perché sa che prima o poi il gol dei compagni potrebbe arrivare, concentrandosi solo ed esclusivamente a difendere. Lo fa divinamente.