19/06/2016

Semifinali Coppa Milan Inter

Golden-Donati e Triumvirato-Menarost: a voi la scena!

SEMIFINALI

COPPA CAMPIONI

PIZZA OK – RISTORANTE DONATI FBC (3-8)

E’ una partita dai tre volti quella che vede affrontarsi le due storiche rivali. I primi venti minuti sembrano voler far seguito a Italia-Svezia: reti non ce ne sono, ma soprattutto mancano occasioni che possano catturare l’attenzione degli spettatori che assistono a una gara molto tattica e poco spettacolare. Le danze tuttavia vengono aperte al ’25 da uno straordinario calcio di punizione di Corti, che porta in vantaggio Pizza Ok; il raddoppio arriva una manciata di secondi dopo con Coppola che finalizza una bella azione. Si va al riposo sul risultato di 2 a 0. Nella ripresa i viola reagiscono e accorciano con Alberto Cuomo, prima che Spada M riporti i neroarancio a +2. Siamo all’ ’8 della ripresa e da qui in poi inizia un’altra partita: quella che ci impone di suddividere in parti uguali i meriti dei Donati e le colpe dei campioni dello Scudetto. Grinta, qualità e spirito di sacrificio degli ospiti si conciliano perfettamente con l’autolesionismo della squadra di Catania, che accusa dal punto di vista fisico e psicologico il ritmo imposto dai viola, capaci di rimontare e infine dilagare. Gli ultimi dieci minuti sono una “mattanza”, complici anche gli sbandamenti di una Pizza OK disorientata e senza più lucidità tattica. Mai dare per morti i Donati, che vincono 8 a 3 e conquistano così la finale grazie alle marcature di Ganz (decisiva tripletta ..i gol non si contano, ma si pesano), Bazzo (doppietta), Cuomo A, Pagani e Aloi.

GOLDEN BOYS FC – JANNELLI & VOLPI (9-7)

Talvolta si fa del buonismo gratuito nell’eccedere con i complimenti, "bipartisan", ma al termine dei sessanta minuti l’affermare che entrambe le squadre avrebbero meritato la finale non è eccessivo. Si è trattata di una delle gare più spettacolari della stagione 2015-2016. La spuntano i brasiliani, le cui soprannaturali doti tecniche hanno fatto ancora una volta la differenza contro un JV sempre in partita e mai passiva nel gioco. Dopo un primo tempo equilibrato e ricco di gol, nella ripresa gli oro allungano portandosi 6 a 3 e illudendosi di poter chiudere la partita. I bianchi non sono dello stesso parere e con uno sforzo a tratti eroico si riprendono la parità con le unghie: ma attenzione a non cadere nella retorica Italia - Brasile.. questa Jannelli non è solo un’espressione “contiana” di compattezza difensiva e furore agonistico.. la qualità c’è, eccome. Ma la squadra di Caio, una volta sotto pressione, dà il meglio di sé e nel finale corona l’ennesima partita giocata su ritmi “indemoniati”, conditi dal solito sfinente tiqui-taka che, alla lunga, porta i suoi frutti anche contro formazioni di altissimo livello come la JV. Finisce 9 a 7: migliore in campo degli oro è il capitano Caio, autore di una straordinaria prestazione condita da una tripletta, così come Daghetti..protagonista assoluto di questa Coppa Milan Inter; completano il tabellino la doppietta di Costa Rodrigo e la rete di Pereira. Non bastano, agli ospiti, le doppiette di Portelli, Bosisio e le reti di Sacchi, De Cia e Scotti.

 

COPPA UEFA

EQUIPE – MENAROST (3-7)

Menarost accede alla finale Uefa al termine di una prestazione “pulita” e concreta in cui i biancoverdi dimostrano, ancora una volta, di esserci nelle partite che contano. Equipe - con la propria “banda di ragazzi” - non riesce a mettere in difficoltà i finalisti di Europa League, che dominano una gara mai in discussione e in cui il risultato finale è piuttosto eloquente. L’assenza di bomber Lobosco non giustifica la grigia prestazione della formazione di Nova, da cui era legittimo aspettarsi di più si in termini di gioco che di atteggiamento. Nel 7 a 3  finale sono decisive le marcature di Fiore, Cotugno (doppietta per entrambi), Osnaghi, Orlandi e Bonfanti. Non bastano, ai gialli, la doppietta di Pelucelli e il gol di Napolitano.

TRIUMVIRATO – JAMAICA (5-2)

Triumvirato scende in campo con grande autorità: già nella prima mezz’ora di gioco i verdi si portano sul 3 a 0, mettendo così una seria ipoteca sulla seconda parte della gara. Jamaica prova a rialzare la testa con due guizzi del solito Bolchi, che tuttavia non sono sufficienti a contenere i padroni di casa, capaci di allungare nuovamente e chiudere sul 5 a 2. Decisivo, ancora una volta, il contributo offerto da Salini, sempre più carismatico difensore centrale: diversi anni fa un certo Puyol disse “non sempre si può suonare il violino.. talvolta è necessario suonare il tamburo”. La metamorfosi dell’ex bomber è compiuta e la squadra ne beneficia: decisive le doppiette di Saccone, Fondelli (doppietta per entrambi) e Rovini. Settimana prossima la squadra di Corrado avrà la storica occasione di portare a casa un titolo: in finale, ad aspettarla, c’è Menarost: l’attesa è appena iniziata…